Speleo Club Ribaldone - Genova

uscita dragonea 30/06/06

anto ha scritto:

partecipanti:Alessandro Vernassa,Travi Antonio
ore 13:30 Ale mi manda un mess.per una piccola ricognizione in una grotta asciutta,la Dragonea,la mia risposta è positiva carica di emozione sono pronto.Ore 17:00 ci si trova davanti ad un ristorante a Righi,si parte.trovato l'ingresso incominciamo ad inoltrarci la grotta che si presenta asciutta fino all'arrivo dopo circa 50m.del sifone, a quel punto sento la fatidica frase:anto vai a vedere se ci si bagna....bè non ci credo ancora ma ho strisciato per 10m.in un buco alto si e no 40cm.dei quali 35cm.completamente colmi d'acqua e respirando a mala pena(quando si riusciva)sono passato.Grande l'emozione quando mi sono trovato in un salone concrezionato molto amplio con concrezioni pure e ho potuto dire:Ale continua si allarga vieni..!!!!L'odore era quello di un qualche cosa di incontaminato non si potevano vedere segni di passaggi,forte la voglia di andare avanti e meravigliosa la luce negli occhi di ale,la luce della scoperta, la luce di un qualche cosa che pochi avevano potuto vedere che forse pochi avrebbero avuto(l'incoscenza di fare)il coraggio di fare.Il freddo si fa sentire ma siamo troppo carichi e troppo felici continuiamo attrverso questo salone,si restringe siamo di nuovo a terra e strisciamo di nuovo nell'acqua un altro salone si apre di fronte a noi,con delle grandi vascette d'acqua concrezionate si va avanti ma ad un certo punto ci accorgiamo(ale)che muovendoci molta acqua scende verso il sifone precludendo la nostra unica via d'uscita,ci rimane il tempo di guardare l'ultima strettoia che tra scentillii di luce si riallargava in un'altro salone,il freddo diventa insopportabile,la paura di rimanere bloccati anche,tra un grido di gioia e uno di riscaldamento torniamo indiertro,superiamo il sifone,siamo fuori,aria:luce.Bé non so se sono riuscito a trasmettere un pò dell'emozione che ho provato ma vi posso assicurare che oggi per me è un giorno nuovo,un giorno diverso perchè in ogni secondo che chiudo gli occhi posso ancora vedere il sifone che si allarga dando spazio ad un qualche cosa che neanche nella mia fantasia poteva immaginare.